
Il progetto ‘AKLI BALADI’, approvato dalla giunta comunale il 21 maggio 2024 significa in arabo “Mangia locale” e vede la Città di Sesto Fiorentino come partner di un folto gruppo di città italiane - caofila la città di Torino - e palestinesi, associazioni, oltre che di tre atenei e Enti del Terzo settore, tra cui Slow Food Italia, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di politiche alimentari urbane inclusive, sostenibili e resilienti nelle città palestinesi della Cisgiordania in un momento di forte criticità.
Un’iniziativa anche di alto valore istituzionale, sia perché attraverso di esso la Città di Sesto Fiorentino e gli altri partner concorrono a realizzare gli indirizzi di politica estera italiana nei Territori palestinesi, sia perché attraverso questo progetto è possibile dare continuità ad accordi e gemellaggi tra città italiane e palestinesi.
L’obiettivo delle città italiane del progetto (Assisi, Bergamo, Bra, Caltagirone, Pavia, Reggio Emilia, Sesto Fiorentino e Torino) è di accompagnare le loro città-sorelle, dove anche gli agricoltori vivono una situazione difficile e che non ha eguali, supportandole nel rafforzamento delle politiche alimentari locali, via maestra per assicurare il diritto al cibo adeguato ai propri cittadini.
Previste la creazione di punti di valorizzazione dei prodotti locali e di educazione alimentare e il miglioramento della qualità delle filiere dell’olio, Il prodotto che meglio rappresenta la Palestina, proveniente da ulivi coltivati su terrazzamenti che disegnano da secoli questi paesaggi, del dattero e del miele.
Tra i risultati attesi: il potenziamento degli interventi utili a connettere urbanizzazione, cibo e agricoltura nei governatorati di Betlemme e di Gerico; il rafforzamento della governance alimentare degli enti territoriali palestinesi e delle loro reti, in sinergia con gli omologhi italiani; il miglioramento dell’offerta educativa e formativa sulle politiche alimentari urbane in Cisgiordania.
Tramite l’introduzione di local food policies, l’organizzazione degli uffici ad esse dedicati, l’aggiornamento del quadro normativo e regolamentare specifico, la promozione di scambi e di buone pratiche, di formazioni ed eventi, il supporto alle filiere e l’introduzione di strumenti innovativi e a basso impatto ambientale, si auspica un cambiamento nel comportamento individuale dei singoli beneficiari diretti e indiretti dell’iniziativa, nonché delle collettività territoriali coinvolte.
Il valore del progetto, della durata di 36 mesi, è di 1.752.971,16 euro, 1.642.381,86 euro dei quali (il 93,69% del valore del progetto) provenienti dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il braccio operativo del Ministero Affari esteri e Cooperazione internazionale. La parte rimanente, pari a 110.589,30 è coperto dal partenariato.
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Il progetto Akli Baladi.Politiche alimentari locali per le città italiane e palestinesi inizia il 1 settembre 2025 ed è prevista una presentazione ufficiale domenica 22 settembre alle ore 10.30 all'interno della manifestazione Cheese organizzata da Slow Food Italia a Bra.
In questa tavola rotonda verrà analizzato il ruolo del cibo come ponte tra le culture del Mediterraneo, rafforzando i legami tra Italia e Palestina attraverso pratiche sostenibili, economia sociale e scambio di conoscenze. Durante l’incontro saranno presentate le principali azioni del progetto, tra cui il rafforzamento della governance alimentare locale, le migliorie infrastrutturali del mercato alimentare all’ingrosso di Betlemme e il potenziamento qualitativo delle filiere di olio, miele e dattero. Importante sarà il ruolo dei percorsi formativi rivolti a enti locali e produttori, e delle iniziative di promozione della cultura gastronomica mediterranea in Palestina e in Italia. Un’occasione per riflettere sul ruolo delle filiere agroalimentari nella costruzione di ponti di pace, cooperazione e identità culturale. Al termine dell’incontro è previsto uno show cooking con degustazione a cura della cuoca palestinese Fidaa Abuhamdiyae di Nives Monda (Cuoca dell’Alleanza Slow Food), per un incontro di sapori e saperi tra le due sponde del Mediterraneo.

